San Cesario di Lecce e L'Immacolata:8 dicembre 2016
Tra canti
mariani e l’immancabile suono della banda, si è snodata anche quest’anno tra le
vie del paese di San Cesario di Lecce la
processione dell’Immacolata , oggetto di tanta devozione e partecipazione da
secoli , testimonianza del suo culto è la bellissima Rettoria omonima che fu edificata nella metà del XVIII su una
preesistente cappella.
L'8 dicembre 1854, Pio IX proclamava la "
donna vestita di sole " esente dal peccato originale, tutta pura, cioè
Immacolata.Fu un atto di grande fede e di estremo coraggio, che suscitò gioia
tra i fedeli della Madonna, e indignazione tra i nemici del Cristianesimo,
perché il dogma dell'Immacolata era una diretta smentita dei naturalisti e dei
materialisti.Ma quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes apparvero una
prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine " tutta
bella ", " piena di grazia " e priva di ogni macchia del peccato
originale. Una conferma che sembrò un ringraziamento, per l'abbondanza di
grazie che dal cuore dell'Immacolata piovvero sull'umanità.E dalla devozione
per l'Immacolata ottenne immediata diffusione, in Italia, il nome femminile di
Concetta, in Spagna quello di Concepción: un nome che ripete l'attributo più
alto di Maria, " sine labe originali concepta ", cioè concepita senza
macchia di peccato, e, perciò, Immacolata.
Ma la storia della devozione per Maria Immacolata è molto più antica.
Precede di secoli, anzi di millenni, la proclamazione del dogma che come sempre
non ha introdotto una novità, ma ha semplicemente coronato una lunghissima
tradizione .
A questa
solennità si uniscono anche delle Tradizioni tramandate da secoli . . Il giorno
della vigilia dell’Immacolata si osserva il digiuno, che poi è tutto tranne che
un digiuno, infatti, nelle province di Lecce, si usa per pranzo la puccia, che
è un tipo di pane, bianco o di grano, che viene condito con una serie di
prodotti, dal tonno al formaggio pecorino locale, fino a peperoni, alici,
melanzane e molto altro. Il digiuno, infatti, indicherebbe una giornata di
magra, ossia un momento in cui non si deve mangiare carne, sebbene tutti gli
ingredienti che condiscono la puccia non siano troppo leggeri, né manchino
assolutamente di gusto.Durante il pranzo, non possono mancare le “pettule”,
ricette di fritture a base di acqua, farina e olio, che vengono condite in
maniera differente. Ci sono quelle classiche, vuote, oppure con il
cavolfiore, alla pizzaiola, cioè con pomodoro, olive, capperi e anche con il baccalà, mentre nella
mattinata è solito addobbare le case con il presepe e l’Albero di Natale , la lunghissima attesa, magica di colori e di profumi,
diventa più festosa della festa stessa.In Serata è quasi un dovere assistere
sia alla messa solenne in chiesa Madre e sia alla processione, come ormai è
antica tradizione , che si conclude davanti al Piazzale Antistante all’Ospedale Galateo , dove si
prega per l’intercessione di Maria , verso tutti gli ammalati e versi tutti i
poveri . Dopo questo piccolo momento di preghiera il simulacro fa ritorno nella
sua chiesa tra i fragorosi fuochi.
foto e testo di:Alessio Marenaci
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