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Visualizzazione dei post da 2013

San Cesario di lecce: Il Natale nel passato vivo nel presente

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In prossimità del natale , cosa ne pensi di fare un articolo su cosa si faceva un tempo a San Cesario per natale ? La prima risposta che mi vine è “nnu sunettu” che i bambini mie compagni di scuola mi insegnarono: A rriatu Natale Nu sacciu cce fare Me piu la pippa E mme mintu a fumare Il Natale di quando ero piccolo io, quello degli anni 60 del secolo scorso. Nove giorni prima del Natale incominciava la novena e la mamma si alzava prestissimo e assonnata andava in Chiesa. Il canto di quegli anni era “Tu scendi dalle stelle” e vi assicuro che sentivo aria di festa nell’aria. A scuola il Bidello Nino con il camice grigio preparava un grande presepe nell’atri della scuola Saponaro, usava i ceppi di vite divelti che inchiodava su degli assi e poi li ricopriva con dei fogli di carta di giornale intinti in acqua e farina. Quando ascigavano ecco che li colorava e, magicamente, diventavano alte montagne e rigogliose valli con ogni sorta di artigiani e pastori e re mag

San Cesario di Lecce e L'Immacolata: Festa dell'8 dicembre 2013

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    Una delle tante feste più attese e più amata a San Cesario di Lecce , è quella dell’Immacolata Concezione. Testimonianza di questa devozione è la bellissima Rettoria omonima E' stata edificata nella metà del XVIII su una preesistente cappella. La facciata è a due ordini: quello inferiore presenta il portale centrale e due nicchie laterali, il secondo un finestrone, in asse con il portale, e due finte finestre. Conclude la facciata un timpano spezzato che ospita la statua lapidea dell'Immacolata. L'interno a navata unica è impreziosito da un ricco altare maggiore, decorato con stuccature dorate. Lungo le pareti sono collocate, all'interno di cornici dorate, le tele che narrano la Natività della Vergine. Altre opere interessanti sono: un quadro dell'Immacolata databile alla metà del '700, le sculture in pietra di San Giuseppe, San Gioacchino, Sant' Anna (?), Il simulacro ligneo , molto probabilmente di fattura napoletana , della Titolare. La s

San Cesario di Lecce: Gioventù in azione -BE YOUNG, BE CITIZEN

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   18 giovani da 9 paesi europei diversi riuniti a San Cesario di Lecce per fare cittadinanza attiva! La cittadinanza è invitata a incontrare i giovani europei: Domenica 27 ottobre presso lo stand in piazza Garibaldi dalle ore 11:00 e successivamente: ... Lunedì 28 ottobre dalle ore 20:00 al "Party interculturale di arrivederci" presso il Centro Polifunzionale di via Unità d'Italia, non mancate!!! (Progetto cofinanziato dall'Unione Europea, responsabile unico dei contenuti comunicativi l'associazione Sveglia Cittadina)

San Domenico di Guzmàn a San Cesario di Lecce.

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La comunità domenicana in festa l'8 agosto a San Cesario di Lecce per la festa di San Domenico di Guzmàn . Domenico nacque nel 1170 a Caleruega, un villaggio montano della Vecchia Castiglia (Spagna) da Felice di Gusmán e da Giovanna d'Aza. A 15 anni passò a Palencia per frequentare i corsi regolari (arti liberali e teologia) nelle celebri scuole di quella città. Qui viene a contatto con le miserie causate dalle continue guerre e dalla carestia: molta gente muore di fame e nessuno si muove! Allora vende le suppellettili della propria stanza e le preziose pergamene per costituire un fondo per i poveri. A chi gli esprime stupore per quel gesto risponde: "Come posso studiare su pelli morte, mentre tanti miei fratelli muoiono di fame?" Terminati gli studi, a 24 anni, il giovane, assecondando la chiamata del Signore, entra tra i "canonici regolari" della cattedrale di Osma, dove viene consacrato sacerdote. Nel 1203 Diego, vescovo di Osma, dovendo compi

San Cesario di Lecce: Solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono .

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Particolare del volto I Simboli iconografici,palma e ancora, sorretti dagli angeli in piombo situati alla basedel busto argenteo.    1 .San Cesario nacque , nell'africa settentrionale , precisamente a Cartagine verso l'84 d.c.   Figlio di un mercenario e di una nobildonna, appartenenti alla “Gens Julia”, che decisero di chiamarlo Cesario per dimostrare la loro devozione all’imperatore Cesare. I suoi avi si stanziarono a Cartagine durante la riorganizzazione dei territori africani da parte di Giulio Cesare, il quale proprio in quella città fondò una colonia romana in cui si erano trasferiti dei cittadini romani alleati con la madrepatria e quindi sotto il controllo di Roma. Il bimbo, essendo figlio unico, aveva diritto ad una vistosa eredità. La sua famiglia si convertì al cristianesimo per la fervente predicazione degli apostoli di Gesù nella zona. Il giovane Cesario, dopo aver compreso i contenuti della dottrina cristiana, rimase molto affasci

L'Olivo tra miti e leggende .

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  Sull'olivo e sulla sua origine ci sono miti e leggende . L'olivo e i suoi generosi raccolti sarebbero stati fatti conoscere all'umanità dalla dea dell'antico Egitto Iside . La mitologia romana attribuisce a Ercole l'introduzione dell'olivo dal Nordafrica; la dea romana Minerva avrebbe insegnato l'arte della coltivazione dell'olivo e dell'estrazione del suo olio. Secondo un'altra leggenda l'olivo risalirebbe al primo uomo; il primo olivo sarebbe cresciuto sulla tomba di Adamo . Gli antichi greci narrarono di una gara fra il dio del mare Posidone e la dea della pace e della sapienza Atena . La vittoria sarebbe stata assegnata a chi avesse prodotto il dono più utile per la città recentemente costruita nella regione greca dell'Attica. Posidone colpì una roccia col suo tridente e ne scaturì una sorgente. L'acqua cominciò a fluire, e dalla sorgente apparve il cavallo, simbolo di forza e potenza e aiuto prezioso in guerra. Quand

SAN CESARIO DI LECCE: Ezechiele Leandro, salviamo le sue opere...non può svanire così un pezzo di storia del nostro paese .

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    San Cesario di Lecce Un Amministrazione Pubblica che sia degna di questo nome dovrebbe verificare di persona e controllare ciò che scrive. Chi ha scritto le stupidaggini sulla pagina fb del Comune di San Cesario, dichiarando che le statue del “Giardino della Pazienza” non si stavano toccando(ma solo le opere in galleria per una mostra), non si è mosso nemmeno dalla sua sedia e non è entrato nello stesso Giardino della Pazienza come abbiamo fatto noi dell’associazione recandoci subito sul posto. Se chi ha scritto quelle falsità si fosse mosso, avrebbe notato la ruspa al lavoro! Perchè dopo 20anni di promesse elettorali si dichiara falsamente sulla pagina del Comune che non si stanno toccando le statue nel Giardino della Pazienza ma solo le opere in Galleria? Forse perché conveniva di più non vedere! Perchè l’Assessore non mette in gioco la sua carica assessorile sulla rassicurazione che le statue torneranno a San Cesario? Basta con le prese in giro! È inascoltabile i

SALENTO IN CUCINA, le ricette di mamma Sandra : Cozze fritte

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ingredienti per 4 persone:                                                            Preparazione: 40 min -800 g di cozze freschissime                                                                      Cottura: 20  min                  -50g di farina bianca -2 uova -50 g di pan grattato -abbondante olio per friggere (olio di semi) -1 limone - sale PREPARAZIONE: Lavate bene le cozze, poi con un coltellino apritele a crudo e togliete i molluschi dalle valve.Asciugateli, passateli in un velo di farina e poi nelle uova sbattute con una presa di sale, quindi inpanatele e friggetele poche alla volta ,in una padella con abbondante olio ben caldo, lasciandole dorare sa tute le parti . Man mano che sono cotte ,passatele a perdere l'unto di cottura su carta assorbente e servitele calde e accompagnate da limone tagliato a fettine . Buon Appetito e alla prossima ricetta                                                                                                     

ARIA SANA in festa per San Bernardino Realino

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Nel rione denominato  denominato "ARIA SANA " nato nel 1954, ovvero  un modesto numero di case a piano terra che ospita abitanti della vicina San Cesario e da altri paesi limitrofi sorge una chiesa , anzi una Parrocchia dedicata ad un grande santo , San Bernardino Realino .  San Bernardino nacque a Carpi da una nobile famiglia, il primo dicembre del 1530. Immaginetta in cui è riportata l'immagine  della statua del Santo .   C.P : Alessio Marenaci   La sua educazione fu affidata interamente alla madre, a causa delle lunghe assenze del padre, impegnato a servizio dei principi dell' epoca. Bernardino, dopo l'infatuazione tipicamente infantile per la medicina, compì i suoi studi di letteratura all' accademia di Modena . Nel 1548 da Modena andò a Bologna per applicarsi allo studio della filosofia. Per amore di Chiara però, donna a cui egli diede poeticamente il nome di Clòride, decise repentinamente di lasciare filosofia e intraprendere gli studi i

LEQUILE: San Vito ,Un paese sotto la protezione di questo piccolo grande Santo .

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La comunità di Lequile, nonostante la riforma liturgica del Concilio Vaticano II abbia indicato che la festa del Santo Patrono debba celebrarsi il giorno della nascita al cielo, cioè il 15 di giugno, è rimasta legata alla tradizione festeggiando San Vito in tre date diverse. A) Il 13 febbraio: "Festa del Patrocinio" o "Santu Itu Piccinnu" B) Il martedì di Pasqua: "Festa della traslazione della reliquia" o "Santu Itu Menzanu" C) La IV domenica di giugno: "Festa del Santo Patrono" o "Te Santu Itu ranne" Piazzale e chiesa di S.Vito 1- San Vito , venerato anche come san Vito martire o san Vito di Lucania ( Mazara del Vallo , III secolo – Lucania , 15 giugno 303 ), fu un giovane cristiano che subì il martirio per la fede nel 303 ed è venerato come santo da tutte le chiese che ammettono il culto dei santi. La memoria liturgica è da ricordare nei giorni 15 giugno . Anche se dai cittadini di Lequile viene festegg