ARIA SANA in festa per San Bernardino Realino

Nel rione denominato  denominato "ARIA SANA " nato nel 1954, ovvero  un modesto numero di case a piano terra che ospita abitanti della vicina San Cesario e da altri paesi limitrofi sorge una chiesa , anzi una Parrocchia dedicata ad un grande santo , San Bernardino Realino .
 San Bernardino nacque a Carpi da una nobile famiglia, il primo dicembre del 1530.
Immaginetta in cui è riportata l'immagine
 della statua del Santo .
 C.P : Alessio Marenaci
 
La sua educazione fu affidata interamente alla madre, a causa delle lunghe assenze del padre, impegnato a servizio dei principi dell' epoca.
Bernardino, dopo l'infatuazione tipicamente infantile per la medicina, compì i suoi studi di letteratura all' accademia di Modena .
Nel 1548 da Modena andò a Bologna per applicarsi allo studio della filosofia. Per amore di Chiara però, donna a cui egli diede poeticamente il nome di Clòride, decise repentinamente di lasciare filosofia e intraprendere gli studi in legge. Ottenne la laurea a pienissimi voti nel 1556.
Quando nel 1561 sopraggiunse la morte di Clòride (cogliendola alla giovane età di 28 anni) per Bernardino divenne decisivo comprendere quanto fugaci fossero le cose terrene e quanto essenziali fossero le eterne, verso cui si lascio trasportare.
Dopo tre anni dalla morte di Clòride, Bernardino giunse a Napoli, incontrò due gesuiti che suscitarono in lui un interesse tanto forte, da spingerlo a entrare nell' ordine della Compagnia di Gesù, fondata da sant'Ignazio di Loyola.Ottenuta la benedizione paterna varcò la soglia del noviziato il 13 dicembre del 1564.
Da parecchi anni la cittadinanza di Lecce chiedeva alla Compagnia di fondare una casa e questo avvenne verso la metà di dicembre del 1574: fu eretto un collegio e Bernardino fu accolto da subito dalla gente della città; gente che poi ebbe in lui un vero e proprio punto di riferimento.
Bernardino nelle elemosine non conosceva limiti, perché la sua fiducia nella Divina Provvidenza era immensa .Si dice che la botte da cui attingeva il vino per donarlo ai poveri non si svuotasse mai e come per miracolo quanto più vino si prelevava, tanto migliore diventava il gusto.
Quando i suoi superiori, vollero trasferire il santo, i potenti di Lecce insorsero con minacce e sommosse. Ma per Bernardino non ci fu più alcun trasferimento a causa di febbri altissime che miracolosamente cessarono al sopraggiungere della revoca di trasferimento.
Una sera di un inverno rigidissimo, vigilia di Natale, padre Bernardino agghiacciato dal freddo, era attesa che un frate gli portasse un po' di fuoco: a un tratto la camera in cui stava si rischiarò di una luce insolita e davanti a lui comparve la Madonna con il bambino Gesù. Gli chiese perché tremasse e Bernardino confesso la sua sofferenza causata dal terribile freddo. Maria allora, con ineffabile bontà, gli porse il Bambino tra le braccia e glielo lasciò . Quando il fratello giunsè udì il padre ripetere estasiato: "Ancora un poco Signora mia, ancora un poco". Per tutto quell'inverno non tremò più pur senza avere alcun fuoco materiale .Padre Bernardino servì la citta di Lecce per 42 anni costruendo una chiesa (la Chiesa del Gesù) e un collegio. Nella pratica per la sua beatificazione si legge che fu per Lecce ciò che Filippo Neri fu per Roma.
Il sindaco di Lecce al suo capezzale di morte, chiese a Bernardino di pregare per gli abitanti leccesi e per tutta l'umanità intera ed egli rispose con un filo di voce e ormai allo stremo delle forse: "Signor sì" .Morì il 2 luglio 1616 a 83 anni. Tutta la cittadinanza lo pianse amaramente .
Papa Pio XII lo proclamerà santo nel 1947.
La Parrocchia è situata in periferia al Rione Aria sana, in Via degli Oropellai, una traversa di via San Cesario.
 
 

 

 
foto e testo di :
Alessio Marenaci

Commenti

Post popolari in questo blog

Soleto| Passeggiando tra i Presepi: X Edizione del Presepe di San Francesco

LEQUILE: Dragoni i festeggiamenti della Madonna della Stella

LEQUILE: San Vito ,Un paese sotto la protezione di questo piccolo grande Santo .