San Pietro in lama: in Festa per il Santo Patrono
San Pietro in Lama, distante da Lecce 6 km, si estende
su una superficie di 7,93 kmq e conta 3.818 abitanti; la densità è di 418
ab./kmq.
Sarebbe stato, secondo l’antica tradizione, l’apostolo Pietro a dare il nome
all’abitato: si fermò, si racconta, a dissetarsi qui durante un viaggio
compiuto per evangelizzare il Salento. Esiste ancora infatti un pozzo, chiamato
in dialetto “lu puzzu te lu vescovu” (il pozzo del vescovo), che ricorda
quest’evento leggendario che ha però assunto, agli occhi degli abitanti, la
connotazione del fatto storico.Lo ricorda lo stemma civico, che raffigura un
camauro (berretto di velluto rosso, indossato dai papi fino al secolo scorso)
con le chiavi papali incrociate, sormontate da una tiara papale. La
denominazione “in lama” fa invece riferimento all’avvallamento nel quale il
paese trova collocazione, avvallamento che si inserisce a sua volta nella
depressione carsica che circonda il capoluogo, detta “Cupa”. La nascita del
centro abitato è però di gran lunga posteriore al I secolo d.C., poiché la
prima notizia documentata di questa cittadina risale al XII secolo, epoca in
cui il normanno Roberto il Guiscardo, conte di Lecce, donò questo casale alla
mensa vescovile del capoluogo; da allora S. Pietro seguì in tutto e per tutto
le vicende del capoluogo. Dalla seconda metà del XV secolo si registra una fase di
crescita demografica, testimoniata dal fatto che prima di allora il nucleo
abitativo non si estendeva oltre il Borgo di Sant’ Antonio Abate, l’isola più
antica del paese e fulcro del successivo sviluppo urbanistico di San Pietro in
Lama, organizzato appunto in isole o borghi. Determinanti per
la crescita demografica ed urbanistica del piccolo centro, sono i secoli XVI e
XVII, che vedono la nascita di importanti edifici sacri, tra cui la
Parrocchiale, ed edifici civili, palazzo Pisacane, palazzo Martina, palazzo
Della Ducata, non che di numerose case a corte che si affiancano a quelle
esistenti.Concentrate per la maggior parte lungo Via XX Settembre, Via
Garibaldi, Via L. De Carlo, Via P. Bonaventura da Lama, le case a corte con i
ricchi e monumentali portali impreziosiscono il centro storico, costituendo una
ulteriore conferma del buon livello socio-economico dei proprietari, favorito
dall’attività di artigiani che si dedicavano alla lavorazione della creta. Non dobbiamo
infatti trascurare che il paese si adagiava su sabbioni di tufo da cui si
estraeva l’argilla. Vi è a tal proposito un edificio degno di rilievo, Casino
Paladini, che oltre ad essere residenza di campagna, fu la famosa fabbrica di
ceramica del Cavalier Angelantonio Paladini.Di conseguenza divenne San Pietro
il santo patrono del paese che viene festeggiato
nella prima domenica di luglio. Le origini del protettorato sono molto antiche, poichè già prima
della nascita del casale il luogo era “terra sancti Petri”, possedimento della
curia vescovile di Lecce; anticamente infatti vigeva la consuetudine di donare
alla chiesa proprietà terriere che venivano date in onore dei santi apostoli
Pietro e Paolo. Caratteristici sono i festeggiamenti del santo, in onore del
quale il paese si abbellisce di luci di svariati colori; venditori ambulanti
offrono i loro prodotti e concerti di vario genere animano la giornata di
festa. Nel pomeriggiodella viglia , dopo la celebrazione dei riti sacri, la
statua lignea di san Pietro viene
portata in processione per le vie del paese.
testo e foto di Alessio Marenaci
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