SAN CESARIO DI LECCE IN FESTA PER IL SANTO PATRONO.
Nei
giorni 26,27 e 28 luglio ,il paese di San Cesario di Lecce ha rinnovato il
patto d’amore e di devozione con il Santo Patrono, San Cesario diacono e
martire.
(1)Il
nome del paese è quello del Santo di Terracina.Ammessa la valida ipotesi della
fondazione di S.Cesario in epoca romana , il mutamento da “ Caesareus(
Cesareo)” a “San Cesario” sarebbe avvenuto secondo una “Platea” del 1760 , nei
primi secoli del Cristianesimo.
San Cesario, di origini africane, ritornato in
Terracina, si dimostrò subito fervente cristiano, sino a raggiungere il
diaconato.
Fu accusato di lesa maestà e di alto tradimento perché si oppose a sacrifici umani verso gli déi pagani. Correva l'anno 107 d.C., essendo imperatore Traiano, e il giovane diacono fu condannato ad essere precipitato in mare, rinchiuso in un sacco appesantito da pietre, sino al sopraggiungere della morte. Gli fu compagno di martirio San Giuliano.
Fu accusato di lesa maestà e di alto tradimento perché si oppose a sacrifici umani verso gli déi pagani. Correva l'anno 107 d.C., essendo imperatore Traiano, e il giovane diacono fu condannato ad essere precipitato in mare, rinchiuso in un sacco appesantito da pietre, sino al sopraggiungere della morte. Gli fu compagno di martirio San Giuliano.
La festa liturgica fu fissatadapprima al 1
novembre; però a causa della coincidenza con la solennità di tutti i Santi venne
fissata al 7 novembre, conosciuta nel nostro paese come “ San Cisariu te lu
sindacu(San Cesario del Sindaco)”dove si svolge la S.Messa e la processione col
busto argenteo, fino agli anni 50 veniva portato in processione il busto ligneo
di Nicola Fumo che dopo il restauro degli scorsi anni fu donato al museo
diocesano.
Un’altra festa invece si svolgeva il 21 febbraio, festa
del patrocinio del santo,per aver protetto il paese da una calamità avvenuta nel 1823 In questo giorno si
accendevano per le vie del paese tredici falò ,che rappresentavano i 13 mesi di prigionia del santo .
La festa patronale si commemora nella IV domenica
di Luglio.Tale data fa
riferimento al luglio del 1724, quando uno dei figli del duca Marulli,
feudatario del paese, portò nella cittadina una reliquia di S.Cesario,che
lui,cavaliere di Malta, aveva ottenuto dal vescovo di Lucca.
La
festa è preceduta dalla novena(17-25 Luglio) che quest’anno è stata celebrata dai
sacerdoti originari del paese che
svolgono le loro attività pastorali nelle città e nei paesini della Diocesi di
Lecce come don Alberto, don Salvatore, Don Luciano,Don Giorgio,Don Gino e
in altre Diocesi come don Fabio e don
Franco .Domenica 20 Luglio la messa è stata celebrata da s.e. Mons. Umberto
Domenico d’ Ambrosio, perchè ricorreva la solennità di Sant’Elia, un santo a
cui è molto devoto perchè è protettore del suo paese d’origine Peschici. Dopo
la S. Messa si è diretto assieme alle comunità parrocchiali nella rettoria di
sant’Elia, unica chiesa in tutta la diocesi di Lecce, dove ha spiegato la vita
e l’origine dell’elezione a Santo Patrono di Peschici.
Quest’anno
la processione si è svolta per le seguenti vie :Caponic,
Immacolata,Martini , Cepolla , Dante,Verdi,Saponaro,Unità
d’Italia,Mazzini,Moro,XVI
Marzo,Ferrovia,Matteotti,Vittorio Emanuele III , piazza Bologna,
Ferrovia,Angelo Russo accompagnata dalla
Banda e dalle associazioni civili e
religiose . Al rientro della processione come ogni anno dopo la benedizione con
la reliquia del santo c’è stata una meravigliosa e grandiosa bengalata .
Notevole è stato l’impegno del comitato feste patronali , che nonostante la
crisi economica è riuscito a realizzare
nuovamente i festeggiamenti civili in onore di San Cesario.
INTRONIZZAZIONE e Montaggio delle luminarie
25 Luglio: Nuovi membri nel gruppo portatori statue
fine 1° PARTE
Testo e foto di: Alessio Marenaci
Bibliografia e Note
1) Don Luciano Forcignanò /
Regione Puglia Assessorato pubblica istruzione C.R.S.E.C Le/39-“EDIFICI DI
CULTO IN SAN CESARIO DI LECCE”
Commenti
Posta un commento