SETTIMANA SANTA A SAN CESARIO DI LECCE: Antichi Ricordi

La processione del Giovedì Santo, Tradizione scomparsa

statua venerata e custodita nella rettoria di sant'elia.
Con il Giovedì Santo iniziano i tre giorni più intensi dell’anno liturgico, i giorni del Triduo Pasquale. Giornate che ci condurranno verso la Domenica di Pasqua, il giorno della resurrezione. Il giorno in cui vince la speranza, pur passando nei giorni precedenti attraverso la triste memoria della Croce.

E’ un giorno importante per diversi motivi. Circa duemila anni fa Gesù, durante quella che viene ricordata come Ultima Cena, istituì il sacramento dell’Eucarestia, consacrando il pane e il vino con quelle parole tramandate a noi dai Vangeli, che ancora oggi sono ricordate e rivissute dal sacerdote e dall’assemblea durante la messa nella liturgia eucaristica. E con l’Eucarestia istituisce anche il sacramento del Sacerdozio.
E’ la sera in cui il Cristo prima di congedarsi dai suoi apostoli, sapendo che da lì a poco sarebbe stato arrestato,attraverso la lavanda dei piedi ha trasmesso loro il comandamento dell'amore cioè quello di farsi più umili verso gli altri.


Ogni paese ha delle tradizioni molto religiose , tra cui alcune di esse sono scomparse da tempo e non vengono più fatte.Una di questa è la processione del cristo morto che si faceva la notte del giovedì santo . Questo Simulacro è ancora presente ed è conservato presso la Rettoria di sant'Elia , nell'omonima via,si tratta di una statua lignea del 1700 ,molto bella ma bisognosa di un restauro,  si portava in processione non per ricordare la morte del Signore, Ma bensì , come preparazione per il venerdì santo , per ricordare che Il giovedì santo portava alla via della croce ( VIA CRUCIS).

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