SAN CESARIO-9 GIUGNO:SAN FILIPPO SMALDONE , una comunità in festa
La vita
è fatta di progetti che con un buon sostegno
possono essere portati a termine ,realizzando così cose che resteranno
memorabili nella storia. Un progetto ha segnato la vita di un santo
concittadino e figlio del mezzogiorno d’Italia,San Filippo Smaldone. Filippo
nasce a Napoli il 27 luglio 1848 e qui diventa sacerdote il 23 settembre
1871.Dio, che guida il cammino di ogni uomo, rivela al giovane don Filippo la
Sua volontà con una coincidenza casuale: incontra in Chiesa un bambino
sordomuto e sua madre inconsolabile, perché non riusciva a comunicare con lui e
a calmarlo. Così, Don Smaldone comprende la sua missione: l'apostolato verso i
sordi. Pertanto, San Filippo Smladone incomincia a formarsi per conoscere mezzi
e metodi validi per l' educazione cristiana dei sordi. Ha così inizio "la
pedagogia dell'amore" che continua nel tempo attraverso le Suore Salesiane
dei Sacri Cuori, da Lui fondate in Lecce - Italia - il 25 marzo 1885(1) quando la nuova famiglia delle"Suore Salesiane
dei Sacri Cuori" iniziò il cammino che fu rapido, come altrettanto celere fu la crescita
delle vocazioni.Il carisma del Padre
si diffuse in Puglia, in Campania e in Lazio, privilegiando il Centro- Sud
d'Italia, proprio a causa della povertà e delle condizioni di abbandono dei
sordomuti.Il primo istituto per Sordi
funzionò in Lecce già dal 1885, ma il numero
delle richieste fu tale che si dovette creare la sezione maschile in località di san Cesario di Lecce, il 6 luglio
1890.
Nel 1892, per volontà di Dio, manifestatasi attraverso un anonimo che "offrì il denaro per l' acquisto della Casa di Bari" incominciò a funzionare l'Istituto nel capoluogo della Puglia.
Nel 1895 si apriva una Casa a Trepuzzi, in cui si accoglievano bambini poveri che frequentavano l'"Asilo infantile" e giovani per apprendere l'arte del ricamo e cucito. Si allargava così l'apostolato delle Salesiane conservando però l'ispirazione originaria: i poveri – destinatari della missione.
Nel 1896 venne aperto un Educandato per giovani a Bari, alcuni anni dopo un Ospedaletto per bambini .
Nel 1897 una Casa a san Cesario con un orfanotrofio, ora trasformata in Scuola dell'Infanzia.
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San Filippo Smaldone tra i ragazzi della sezione maschile San Cesario di Lecce,Luglio 1890- c.p. archivio Suore salesiane lecce |
Nel 1902 don Filippo comprò l'ex Monastero delle Carmelitane Scalze con l'annessa Chiesa monumentale, nel centro storico di Lecce, che diventò la sede nuova dell'Istituto per sordomute e la sede della Casa Madre.
Nel 1903 accettò l'Orfanotrofio "Gabriele Ciullo" a Castro Marina.
Nei primi anni del 1900 le Salesiane, guidate da don Filippo, Fondatore, Superiore e Formatore si portarono nella città di Salerno – Napoli – Roma , accolte favorevolmente dalla Chiesa locale sempre con l'intento di educare i sordi e di promuovere opere di carità verso bambini e giovani.
Alla morte del Padre, avvenuta in Lecce il 4 giugno 1923, la Congregazione era fiorente e si espandeva in tutto il Centro-Sud d'Italia.La storia ha il suo corso: gli eventi che hanno portato il Fondatore all'erezione di un'opera e alla fondazione di una Congregazione religiosa sono molteplici, scritti a carattere diversi, ma con prevalenza del rosso: simbolo del sacrificio, del grande amore verso Dio che gli dava la forza di ripetere: "L'opera è di Dio…. E Lui che la conduce" e di passione per l'uomo. La passione per Dio in Don Filippo, è stata l'anima che ha costituito la spinta apostolica e fondazionale.
San
Filippo muore il 4 giugno 1923 a Lecce, la città salentina dove si venerano le
sue reliquie. Giovanni Paolo II dichiara Filippo Smaldone beato il 12 maggio
del 1996 Benedetto XVI lo proclama Santo il 15 ottobre del 2006.
Attualmente
, a San Cesario, non esiste più una sezione maschile , ma una comunità di suore
che ogni anno organizza i festeggiamenti in onore del santo dal 2000 ,quando
nel paese giunse la reliquia con la realistica statua del santo realizzata da
A.Malecore.Quest’anno per problemi legati al tempo si è svolta una breve
processione ,infatti alle ore 18.00 (come ormai tradizione) è partito un breve
corteo dalla sede delle suore “V.Vergallo”,istituto che prende nome dal sacerdote che donò il suo palazzo a San
Filippo Smaldone , costituito dai bambini che frequentano la scuola materna
gestita dalle suore,le suore e infine un gruppo di sordomuti che ha portato il
simulacro presso la Chiesa Matrice , dove si è celebrata al S.Messa.Al termine
con una breve processione il simulacro è rientrato nella sua casa.
un gruppo di Sordomuti che ha animato la S.Messa e la processione |
foto e testo di
Alessio Marenaci
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