San Cesario di Lecce e L'Immacolata:8 dicembre 2015
Tra canti
mariani e l’immancabile suono della banda, si è snodata anche quest’anno tra le
vie del paese di San Cesario di Lecce la
processione dell’Immacolata , oggetto di tanta devozione e partecipazione da
secoli , testimonianza del suo culto è la bellissima Rettoria omonima che fu edificata nella metà del XVIII su una
preesistente cappella. La facciata è a due ordini: quello inferiore presenta il
portale centrale e due nicchie laterali, il secondo un finestrone, in asse con
il portale, e due finte finestre. Conclude la facciata un timpano spezzato che
ospita la statua lapidea dell'Immacolata. L'interno a navata unica è
impreziosito da un ricco altare maggiore, decorato con stuccature dorate. Lungo
le pareti sono collocate, all'interno di cornici dorate, le tele che narrano la
Natività della Vergine. Altre opere interessanti sono: un quadro dell'Immacolata
databile alla metà del '700, le sculture in pietra di San Giuseppe, San
Gioacchino, Sant' Anna (?), Il simulacro ligneo , molto probabilmente di fattura
napoletana , della Titolare.
L'8 dicembre 1854, Pio IX proclamava la "
donna vestita di sole " esente dal peccato originale, tutta pura, cioè
Immacolata.Fu un atto di grande fede e di estremo coraggio, che suscitò gioia
tra i fedeli della Madonna, e indignazione tra i nemici del Cristianesimo,
perché il dogma dell'Immacolata era una diretta smentita dei naturalisti e dei
materialisti.Ma quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes apparvero una
prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine " tutta
bella ", " piena di grazia " e priva di ogni macchia del peccato
originale. Una conferma che sembrò un ringraziamento, per l'abbondanza di
grazie che dal cuore dell'Immacolata piovvero sull'umanità.E dalla devozione
per l'Immacolata ottenne immediata diffusione, in Italia, il nome femminile di
Concetta, in Spagna quello di Concepción: un nome che ripete l'attributo più
alto di Maria, " sine labe originali concepta ", cioè concepita senza
macchia di peccato, e, perciò, Immacolata. Ma la storia della devozione per Maria
Immacolata è molto più antica. Precede di secoli, anzi di millenni, la
proclamazione del dogma che come sempre non ha introdotto una novità, ma ha
semplicemente coronato una lunghissima tradizione .
A questa solennità si uniscono anche delle Tradizioni tramandate da secoli . . Il giorno della vigilia dell’Immacolata si osserva il digiuno, che poi è tutto tranne che un digiuno, infatti, nelle province di Lecce, si usa per pranzo la puccia, che è un tipo di pane, bianco o di grano, che viene condito con una serie di prodotti, dal tonno al formaggio pecorino locale, fino a peperoni, alici, melanzane e molto altro. Il digiuno, infatti, indicherebbe una giornata di magra, ossia un momento in cui non si deve mangiare carne, sebbene tutti gli ingredienti che condiscono la puccia non siano troppo leggeri, né manchino assolutamente di gusto.Durante il pranzo, non possono mancare le “pettule”, ricette di fritture a base di acqua, farina e olio, che vengono condite in maniera differente. Ci sono quelle classiche, vuote, che vengono utilizzate anche come dolce, condite con il miele, poi quelle con la patata dolce, con il cavolfiore, e alla pizzaiola, cioè con pomodoro, olive, capperi e anche con il baccalà, mentre nella mattinata è solito addobbare le case con il presepe e l’Albero di Natale , per quanto riguarda le tradizioni culinarie le zie e nonne iniziano a preparare i dolci della tradizione,come i “purceddhuzzi” che nel luccicante mare di miele fuso, brillano nel riverbero dei confettini d’argento messi qua e là per decorare; e l’attesa, la lunghissima attesa, magica di colori e di profumi, diventa più festosa della festa stessa.In Serata è quasi un dovere assistere sia alla messa solenne in chiesa Madre e sia alla processione, come ormai è antica tradizione , l’itinerario è il seguente: Via Manno, p.zza XX Settembre,Dante,Unità d’Italia,Mazzini ,Russo,pzza Garibaldi,Caponic ,Immacolata,Croce di Lecce,Abruzzi e Puglia dove poi si conclude davanti al Piazzale Antistante all’Ospedale Galateo , dove si prega per l’intercessione di Maria , verso tutti gli ammalati e versi tutti i poveri . Dopo questo piccolo momento di preghiera il simulacro fa ritorno nella sua chiesa tra i fragorosi fuochi.
A questa solennità si uniscono anche delle Tradizioni tramandate da secoli . . Il giorno della vigilia dell’Immacolata si osserva il digiuno, che poi è tutto tranne che un digiuno, infatti, nelle province di Lecce, si usa per pranzo la puccia, che è un tipo di pane, bianco o di grano, che viene condito con una serie di prodotti, dal tonno al formaggio pecorino locale, fino a peperoni, alici, melanzane e molto altro. Il digiuno, infatti, indicherebbe una giornata di magra, ossia un momento in cui non si deve mangiare carne, sebbene tutti gli ingredienti che condiscono la puccia non siano troppo leggeri, né manchino assolutamente di gusto.Durante il pranzo, non possono mancare le “pettule”, ricette di fritture a base di acqua, farina e olio, che vengono condite in maniera differente. Ci sono quelle classiche, vuote, che vengono utilizzate anche come dolce, condite con il miele, poi quelle con la patata dolce, con il cavolfiore, e alla pizzaiola, cioè con pomodoro, olive, capperi e anche con il baccalà, mentre nella mattinata è solito addobbare le case con il presepe e l’Albero di Natale , per quanto riguarda le tradizioni culinarie le zie e nonne iniziano a preparare i dolci della tradizione,come i “purceddhuzzi” che nel luccicante mare di miele fuso, brillano nel riverbero dei confettini d’argento messi qua e là per decorare; e l’attesa, la lunghissima attesa, magica di colori e di profumi, diventa più festosa della festa stessa.In Serata è quasi un dovere assistere sia alla messa solenne in chiesa Madre e sia alla processione, come ormai è antica tradizione , l’itinerario è il seguente: Via Manno, p.zza XX Settembre,Dante,Unità d’Italia,Mazzini ,Russo,pzza Garibaldi,Caponic ,Immacolata,Croce di Lecce,Abruzzi e Puglia dove poi si conclude davanti al Piazzale Antistante all’Ospedale Galateo , dove si prega per l’intercessione di Maria , verso tutti gli ammalati e versi tutti i poveri . Dopo questo piccolo momento di preghiera il simulacro fa ritorno nella sua chiesa tra i fragorosi fuochi.
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