27 febbraio: San Cesario e il Santo della misericordia;San Gabriele




Il 2016 si è aperto straordinariamente,come il giubileo straordinario della misericordia indetto dal S.Padre,Papa Francesco ,l’8 dicembre. San Cesario di Lecce ,ha vissuto così un momento straordinario indicando il 27 febbraio San Gabriele dell’Addolorata come esempio di Misericordia. In questo anno giubilare della misericordia, san Gabriele può essere legittimamente incluso tra i santi giubilari e della misericordia per la straordinaria vita da santo, vissuta in breve, ma intenso tempo dedicato alla vita dello spirito e immerso nei veri ed eterni valori che derivano dalla Passione del Signore e dai dolori della sua e nostra Madre Addolorata. Proporlo in questo anno santo come esempio di vita, non solo per i giovani, di cui è il compatrono, ma a tutti i credenti, significa indicare un altro possibile percorso di santità a chi è seriamente intenzionato a fare di questo tempo di grazia un vero tempo di pentimento, conversione e misericordia. Gabriele è il giovane coraggioso ed attento alla voce del Signore e dello Spirito Santo, al quale si rende docile e malleabile, che seppe dire no alle gioie di un mondo e di una mondanità che non può dare la vera gioia, per affermare il suo convinto sì a seguire Cristo, sulla vita stretta dei consigli evangelici di castità, povertà ed obbedienza.La sua vita è un inno alla vita, alla vera vita, alla vera gioia di stare insieme ai fratelli per condividere con essi il cammino di una santità fatta di essenziale. La sua vita è un inno alla gioia, perché ha saputo trarre dalle sofferenze della vita, la gioia della passione di Cristo, che è passione per la vita. La sua vita è un inno alla misericordia divina, perché tutta la sua esistenza è stata a servizio dei fratelli, vivendo una carità vera ed esercitando le opere di misericordia spirituale e corporale con la saggezza, la fortezza, la temperanza, il coraggio dei santi. Per due motivi fondamentali, possiamo definire San Gabriele dell’Addolorata un santo della gioia e della misericordia. Il primo è perché seppe mantenere un atteggiamento costantemente improntato alla gioia, nonostante le tristi esperienze fatte con la perdita dei suoi cari,  sia quando era nel mondo e sia, una volta, entrato nel convento, continuò a vivere con il sorriso sulle labbra e la spada nel cuore con un comportamento consono alle regole dei Passionisti, improntate a grande austerità e severità; il secondo è perché la sua gioia l’attingeva da una vita di preghiera, di carità e di generosità verso gli altri.  In questo anno giubilare della misericordia, Gabriele dell’Addolorata costituisce un santo della misericordia e perciò stesso un santo giubilare perché ha vissuto la sua breve esistenza di appena 24 anni di vita costantemente rivolto a Dio e disponibile verso gli altri. Pur non arrivando al sacerdozio, verso il quale era incamminato con i suoi studi, la misericordia la visse nella prossimità alla sua famiglia d’origine e a quella successiva dei passionisti. Fu un santo della misericordia perché seppe tradurre la sua esistenza in una lode perenne a Dio, mediante un costante atteggiamento di preghiera, di apertura agli altri, di missionarietà. Nei suoi scritti, soprattutto nelle lettere scritti ai suoi cari dal Convento di Morrovalle e poi dall’Isola del Gran Sasso, si coglie questa dimensione gioiosa della vita, anche tra i passionisti. Una gioia che egli seppe alimentare alla meditazione quotidiana della passione di Cristo e dei dolori della Vergine Maria. Ma il suo costante riferimento di una spiritualità di portata ascetica era la santissima eucaristia, alla quale si accostava, ogni giorno, con un atteggiamento interiore ed esteriore da “vero santo eucaristico”.

Per la prima volta in assoluto , San Gabriele è stato condotto processionalmente in Chiesa Madre , dopo un triduo apertosi con il giovedì eucaristico nella chiesa dei S.S.Cuori,dove è rimasto esposto alla venerazione dei fedeli fino a Domenica 28 febbraio , affinchè fosse da esempio con la sua vita dei giovani e modello da seguire nella quaresima della misericordia;la sera al termine della S.Messa è stato riportato nella chiesa in cui è custodito e venerato.Inoltre la statuina in cartapesta che gira per le vie del nostro paese facendo visita alle case , ha fatto visita ad una casa speciale, la casa comune della Comunità Parrocchiale di Sant’Antonio da Padova.






 

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