Volti&orme| 4 Novembre: il ricordo della Grande Guerra per i cittadini di San Cesario di Lecce


La Prima Guerra Mondiale fu sconvolgente per tutta Europa ma anche per tutte le piccole comunità d’Italia, come San Cesario di Lecce.  Furono 90 (novanta) i giovani del paese, nati tra il 1879 e 1899 con un’età compresa tra i 18 e i 36 anni anche se la maggior parte erano tutti giovani di 20 anni o poco più,che persero la vita nelle trincee,inoltre vi furono moltissimi che ritornarono feriti e mutilati dai fronti di battaglia del confine austro-ungarico, Libia, Francia e Albania, tra i quali  alcuni morirono successivamente in modo prematuro.
I giovani sopravvissuti hanno riferito ai nostri compaesani di numerose azioni, di combattimenti ravvicinati col nemico, della morte tra le proprie braccia di commilitoni che hanno seppellito, raccontavano con immagini drammatiche che nell’infuriare della battaglia “i proiettili sciamano come api”; i razzi illuminano il cielo “come fuochi d’artificio”; per scavare i camminamenti “si lavora come tanti asini”; i soldati sono così malridotti che “non sembrano neppure soldati ma contadini”; vanno all’assalto avanti e indietro “come le onde del mare”; lo scoppio delle granate è anticipato da un sibilo “come il fischio di un treno”; “i poveri soldati nostri cadono come foglie secche al vento”.E poi sempre dalle parole dei nostri soldati nelle trincee non c’erano solo acqua e fango; non solo infestazione di pidocchi, ma anche di topi; e il diffondersi di epidemie, tifo, colera, dissenteria. C’era non infrequente il fuoco amico. C’era la distribuzione abbondante di alcool ai soldati prima dell’assalto alla baionetta.

Questa è la Guerra per San Cesario di Lecce, per le nostre famiglie. Il Censimento del 1901 rileva 5116 abitanti residenti di fatto a San Cesario di Lecce di cui la metà uomini e quindi alla fine della guerra 4 uomini sancesariani ogni 100 non c’erano più. Una tragedia per tutta la nostra Comunità. Oggi quando accade un incidente in cui perdono la vita i nostri giovani tutta la Comunità ne rimane sconvolta. Non riesco a immaginare lo strazio e il dolore delle famiglie di San Cesario all’arrivo delle notizie della morte di un loro ragazzo.
E allora ricordiamoli questi nostri compaesani, non solo per onorarli ma soprattutto per rinnovare quotidianamente la nostra aspirazione alla pace e l'impegno costante per costruirla e consolidarla.



Giuseppe Serio, uno degli ultimi soldati
aggiunti all'elenco dei caduti in guerra


Antonio Bruno Ferro

Commenti

Post popolari in questo blog

Soleto| Passeggiando tra i Presepi: X Edizione del Presepe di San Francesco

LEQUILE: Dragoni i festeggiamenti della Madonna della Stella

LEQUILE: San Vito ,Un paese sotto la protezione di questo piccolo grande Santo .