Holy maps| CHIESA DELLA B.V. MARIA ADDOLORATA


“O Cuor di Maria vittima di amore e di dolori”
Part. pavimento maiolicato- apoteosi del Sacro Cuore di Maria

Edificata tra il 1882 e il 1884, sorge ad angolo tra via Umberto I e via Leone, la Chiesa della B.V. Addolorata, la cui costruzione si deve all’omonima confraternita che fu fondata nel 1860, quando il sacerdote Arcangelo Taurino con 38 firmatari chiesero al Vescovo di fondare la nuova congrega che si appoggiava provvisoriamente nella cappella di S.Elia fino al 13 Marzo 1879, anno in cui fu emanato il decreto da mons.Zola che ne permise l’ufficializzazione canonica e la costruzione della nuova Chiesa, che fu benedetta la domenica delle palme del 1883. Molto probabilmente segue l’impianto architettonico della precedente chiesa dedicata all’Annunziata, identificabile dai basamenti dell’aula che differiscono dalla parte superiore. La Chiesa presenta il tetto a volta  e il pavimento di artistiche maioliche disegnate, attribuibili alla manifattura Paladini di S.Pietro in Lama, interessante è l’apoteosi del sacro cuore di Maria situata al centro della rettoria, attorniata  dai simboli della Passione di Cristo e da festoni fiorati.
Lungo l’Aula liturgica sono presenti 2 altari a destra, il primo dedicato alla Sacra Famiglia(1) fornito di tela del pittore F.Campa realizzata nel 1887, il secondo è intitolato a santa Rita, eretto nel 1940 offerto da Gelormini corredato di altorilievo in cartapesta con la santa agostiniana in preghiera e restaurato con le offerte dei fedeli nel laboratorio di Pietro Indino nel 1982(2).


L’altare maggiore, al centro della rettoria, è dominato dalla nicchia con all’interno una pregevole statua in cartapesta dell’Addolorata, la cui collocazione non permette di effettuare una verifica sullo stato di conservazione dell’opera, attribuibile al laboratorio del Lucrezi o secondo altri a quello del Maccagnani. E’ dotato di altare a balaustra e di mensa “Versus populum”, realizzato in pietra nel 1970.

A sinistra della navata, vi è l’altare dedicato all’Annunziata ornato di tela(3), proveniente dall’antica chiesa omonima, inoltre in un armadio a vetri è collocato l’artistico simulacro di Santa Rita del cartapestaio Salvatore Sacquegna(4), oggetto di venerazione il 21 Maggio.

Tra i beni statuari in sacrestia vi è una statuina in cartapesta di Gesù Bambino e una statua proveniente dalla Chiesa di S.Elia ritraente S.Antonio di Padova in cattivo stato di conservazione.
I beni tessili di maggiore importanza sono lo stendardo della confraternita e alcuni abiti confraternali storici, in stoffa nera e bande rosse, non più utilizzati nelle manifestazioni religiose




1. Sacra Famiglia, olio su tela, F.Campa 1887

2. Estasi di S.Rita, bassorilievo in cartapesta, 1940


3. Annunciazione alla B.V. Maria, autore ignoto, olio su tela

4. S.Rita da Cascia, simulacro in cartapesta di Salvatore Sacquegna


Testo e foto di: 
Alessio Marenaci




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